La Filiera del Tartufo: Dalla Raccolta alla Tavola

Il tartufo è uno dei prodotti più pregiati della gastronomia italiana, amato dagli chef stellati e dai gourmet di tutto il mondo. Ma prima di arrivare in cucina, questo piccolo tesoro sotterraneo compie un lungo viaggio che coinvolge natura, esperienza umana e grande attenzione alla qualità. In questo articolo scopriamo insieme tutte le fasi della filiera del tartufo, dalla raccolta nei boschi delle Langhe fino alla tavola.

Il territorio: culla del tartufo

Tutto parte da un territorio straordinario: le Langhe, nel cuore del Piemonte. Grazie alla composizione del suolo, al clima e alla presenza di boschi di querce, noccioli, tigli e pioppi, questa zona è l’habitat ideale per la crescita del tartufo. In particolare, il Tartufo Bianco d’Alba trova qui le condizioni perfette per sviluppare il suo profumo intenso e inconfondibile.

La cerca: l’arte dei trifolao

La fase della raccolta è forse la più affascinante. I trifolao, i cercatori di tartufi, si muovono all’alba o al tramonto con i loro cani addestrati, spesso di razza lagotto romagnolo. Il legame tra uomo e cane è fondamentale: è proprio l’animale, grazie al suo olfatto straordinario, a fiutare la presenza del tartufo sotto terra.
La cerca è un’attività regolamentata, che segue un calendario preciso per proteggere l’ambiente e favorire la rigenerazione naturale del tartufo. La raccolta avviene esclusivamente a mano, con l’utilizzo di un attrezzo chiamato “vanghetto”, che permette di estrarre il tartufo con delicatezza senza danneggiare le radici delle piante ospiti.

La selezione e la pulizia: solo l’eccellenza

Dopo la raccolta, i tartufi vengono selezionati con attenzione. Ogni esemplare viene valutato in base alla forma, alla consistenza, al colore e soprattutto al profumo. I tartufi migliori sono interi, maturi e profumati, con una superficie liscia o leggermente rugosa a seconda della varietà.
Segue poi la fase della pulizia, effettuata con spazzole morbide e, se necessario, con un filo d’acqua fredda. È un’operazione delicata, che richiede competenza per non danneggiare la preziosa scorza e per rimuovere ogni residuo di terra.

La trasformazione: da tartufo a specialità

Non tutti i tartufi vengono venduti freschi: una parte viene lavorata per la creazione di prodotti gastronomici. Da Tartufi Ratti di Alba, ad esempio, il tartufo diventa protagonista di salse, condimenti, creme, burri aromatizzati e oli al tartufo, realizzati artigianalmente secondo ricette tradizionali.
La lavorazione avviene in ambienti controllati, per garantire la massima sicurezza alimentare e mantenere intatte le proprietà organolettiche. I prodotti trasformati permettono di gustare il tartufo tutto l’anno e in diverse occasioni, anche a casa propria.

La distribuzione: un’eccellenza nel mondo

Dopo la selezione e la lavorazione, i tartufi e i loro derivati vengono confezionati con cura e spediti in tutto il mondo. Grazie a una filiera corta e tracciabile, ogni prodotto garantisce freschezza, qualità e provenienza certificata. Questo permette a ristoranti, gastronomie e clienti privati di ricevere il meglio del tartufo direttamente dalla sua terra d’origine.

L’arrivo in tavola: l’emozione del gusto

Una volta arrivato in tavola, il tartufo esprime tutta la sua potenza aromatica. Può essere gustato a crudo su tajarin, risotti e uova, oppure valorizzato in preparazioni gourmet. Ogni piatto con il tartufo racconta una storia fatta di territorio, tradizione e passione.
Chi sceglie Tartufi Ratti di Alba sceglie un’esperienza autentica, legata alla qualità e alla valorizzazione del territorio.
Vuoi portare l’eccellenza del tartufo a casa tua o nel tuo ristorante?
Scopri tutti i nostri prodotti e contattaci per una consulenza personalizzata. La qualità firmata Alba è a portata di mano.